venerdì 28 settembre 2007

Rosso come il cielo

(foto dalla galleria di Repubblica.it)

Chi si ricorda il film "Rosso come il cielo"? É un film bellissimo, di come la speranza può superare la più tremenda sciagura, insomma la capitalizzazione del dolore; forse sarà un modo per consolarsi, chissà, chi può dirlo, ma tant'è funziona... e come dice Saramago:
"La speranza, solo la speranza , nient'altro. Si arriva a un punto in cui non si ha nient'altro all'infuori di quella, ed è allora che scopriamo di avere ancora tutto".
Anche io aderisco alla campagna Free Burma promossa da Blogosfera, promossa da Blogsfere per la solidarietà con i monaci birmani.
La marcia non violenta si è trasformata in un corteo blindato.
Negli ultimi giorni la situazione si è aggravata e la polizia ha sparato sulla folla causando già 9 morti, fra cui un fotografo giapponese e un giornalista tedesco. Anche io oggi mi sono vestita di "rosso", riprendendo il rosso dei vestiti dei monaci, lo so che è solo un gesto simbolico come quello di scendere in piazza o mettersi un nastrino rosso. Ma è un gesto che aiuta a non sentirsi impotenti spettatori di fronte al massacro. É un modo, uno dei pochi rimasti, per poter esprimere il proprio dissenso e la vergogna di appartenere alla stessa specie dei governanti Birmani.
Mi accodo a Blogosfere nell'invitare la Rete e i blog ad unirsi per fermare azioni estreme e violente nei confronti della popolazione civile e dei reporter, che hanno il diritto di fare informazione senza mettere in gioco la propria vita.
Riporto un po' di foto di Repubblica.it, si lo so, sono un pugno nello stomaco, sorry



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    Jan 22, 2005

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